Strudel di pesche: lo preparo con le mandorle e gli amaretti
Si prepara in un lampo, soprattutto se possiamo contare su un rotolo di sfoglia pronto
È goloso e appagante, ma soprattutto è tanto elegante da assicurarci un figurone anche al termine di una cena raffinata, con ospiti speciali.
Pochi ingredienti, un pizzico di manualità per intrecciare l’impasto e tanto amore per la cucina: questo è il segreto per una buona riuscita di questa ricetta.
Che ne dite di provare a prepararla insieme?
Strudel di pesche: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
350 gr di pesche già pulite e senza nocciolo
20 gr di zucchero di canna
25 gr di mandorle a lamelle + q.b. per decorare
½ limone, solo il succo
15 amaretti
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare Buitoni
q.b. di latte.
Il procedimento
Spremiamo mezzo limone, filtriamo il succo.
Schiacciamo grossolanamente gli amaretti. Teniamo a portata di mano.
Laviamo e asciughiamo le pesche, poi dividiamole a metà ed eliminiamo il nocciolo.
Ora tagliamole a fettine piuttosto sottili, dopo averle sbucciate e raccogliamole in una terrina.
Aggiungiamo lo zucchero e le pesche a lamelle, poi versiamo il succo di limoni e mescoliamo bene per distribuire bene il tutto.
Srotoliamo la sfoglia senza sollevarla dal suo foglio di confezionamento. Suddividiamolo idealmente in tre parti: al centro adageremo il nostro ripieno, ma non subito.
Pratichiamo prima dei tagli in diagonale, paralleli tra loro, con un coltellino affilato nella sezione a destra e a sinistra.
Al centro distribuiamo circa metà degli amaretti sbriciolati, in un unico strato, poi aggiungiamo il mix di pesche, zucchero e mandorle a lamelle, poi spolverizziamo gli amaretti rimasti.
Ora solleviamo i lembi e portiamoli verso il centro, intrecciandoli per realizzare il nostro strudel.
Spennelliamolo con un goccio di latte. Distribuiamo una manciata di zucchero di canna e le mandorle a lamelle.
Trasferiamo il nostro strudel sulla leccarda, sollevandolo con la carta e inforniamolo a 200° per una ventina di minuti.
È pronto quando risulta dorato in superficie. Sforniamolo e lasciamolo intiepidire, poi serviamolo e godiamocelo.
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